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«Il titolo del saggio non è casuale, e fa riferimento a quelle tecniche con cui si riconosce la presenza di una malattia nell'organismo. La diagnostica è, in Medicina, la capacità di individuare la causa di una patologia. Non per niente il sottotitolo del volume recita: Saggio di fisiologia sociale. Thibon, filosofo di campagna, abituato a scrutare tra semi in maturazione nella terra, tra gemme, tra parassiti che possono intaccare ciò che deve maturare, ricorre per il suo libro a una metafora medico-scientifica. E ciò perché nella società ci sono mali, virus del pensiero, tumori dell'anima, da individuare. Si fa diagnosi, per cercare la terapia adeguata. E Thibon è eccezionale nel radiografare, nell'auscultare, nello scovare la presenza delle morbilità sociali. Il male spesso intacca gli organi principali, e da lì si diffonde. Uno dei più acuti risultati dell'intuizione diagnostica di Thibon individua nell'incanaglirsi delle élites, nella loro volgarizzazione, che finisce poi per estendersi alle masse, una delle principali patologie...» (dall'Introduzione di Paolo Gulisano)